Il mio festival di Taormina

 

Passiamo adesso alle proiezioni del 17:

CLOSED DOORS di Atef Hatata


scena closed doors

Secondo film Egiziano del festival e già è chiaro che il Cinema di questo paese è straordinariamente vivo e indipendente. Il regista Hatata narrà del rapporto fra una madre abbandonata dal marito ed il figlio durante la prima guerra del golfo e spiega come l’integralismo religioso può insinuarsi fra le persone e metterne a rischio la vità e la libertà. L’insicurezza e la fragilità delle vite sono il terreno fertile, in cui l’organizzazione rigida dell’integralismo può attecchire facilmente specie nell’ingenuità dei più giovani. Appunto il giovane Mohammed trova nei ragionamenti fondamentalisti di un imam una spiegazione dei suoi dubbi e delle sue perplessità. Così con la logica distorta dalle ideologie e dall’ingenuità dell’età rivede la propria vita e i sacrifici della madre per istruirlo e crescerlo. Anzi i sacrifici e la vita dura gli sembrano dovuti alla lontananza dai precetti del corano e facilmente alleviabili con il rispetto e la sudditanza all’ organizzazione integralista. Spera che la madre si risposi come ennesima moglie di un protetto dell’imam per salvarla dal peccato e dalle tentazioni di una vita solitaria. Ne nasce un dialogo tormentato fatto di sofferenze e incomprensioni che è un analisi profonda oltre che rappresentazione ideale del rapporto fra laicità e fondamentalismo religioso.

ADAM AND THE DEVIL di Baris Pirhasan


Questo film ha due piani narrattivi: l’infanzia e l’adultà età. Entrambi rappresentano un punto di vista diverso sulla vicenda umana che fa da sfondo.: un imam arriva in un paese turco di poche anime con una moglie giovane ed una figlia silenziosa a cui riserva poche attenzione se non un vero e proprio distacco. Non è un film sulla religione ma sui rapporti umani. Il religioso, con lo svolgersi degli eventi di fronte agli occhi dei bambini e degli adulti, diventa da una persona egoista ed oppressiva ad un eroe, che ha sacrificato la propria vità, ed infine una persona profondamente innamorata della vita. Nel film trionfa la solidarietà delle persone, la schiettezza dello sguardo infantile e l’intelligenza femminile nella comprensione degli eventi. Alla fine del film ti rendi conto che i due punti di vista diventano solo quello dei bimbi e quello delle sole donne; gli uomini sono solo in sottofondo a godere i frutti delle gioie e dei dolori di queste due grandi categorie umane.

BEYOND THE CRIMSON SKY di Masaki Hamamoto


il regista

Anche il giappone ha un suo rappresentante a Taormina con questa bella ricostruzione storica del giappone di 3 secoli fa. Il film narra le vicende di una famiglia produttrice di tofu e all’ombra di questo cibo delicato e saporito si spiega l’impegno e l’ardore vitale degli uomini e dei giapponesi. E quando il tofu con la sua fragranza non impegna i sensi allora è il cielo color cremisi del giappone a far innamorare ed a spingere gli uomini. Per due ore mi sono sentito giapponese e per due ore ho fatto parte di questa famiglia, delle sue tradizioni e delle sua umanità. Alla fine l’acquolina tuttavia viene… un banchetto di tofu alla fine del film non avrebbe guastato….

LUCKY YOU di Curtis Hanson


scena lucky you

Ultimo film del mio personale festival di taormina durato per l’appunto due giorni e purtroppo, sarà stata la stanchezza degli occhi o dello spirito, il mio pensiero era ancora ai film precedenti ed al sapore immaginato del Tofu. Questo film Americano con un cast d‘eccezione (solitamente si dice così) non riesce minimamente ad interessarmi dopo il vero cinema del pomeriggio. Lascio ad altri la recensione di questo film, sicuramente interessante ma lontano dall’accendere il mio desiderio di cinefilo incallito. Spero che taormina l’anno prossimo si concentri sul cinema americano indipendente e sui registi indipendenti, anche se comprendo la necessità di fondi e pubblicità che questo genere di film garantisce. Unica nota lieta la recitazione di Robert Duvall, uomo di ferro nel film e dolce e splendido vecchietto fra le strade di Taormina.

 

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