Sam Sturis

Focus Mi piacerebbe condividere una mia recente e casuale scoperta.

Qualche giorno fa mi sono imbattuta in alcuni suggestivi e inquietanti disegni a carboncino su tavola gessata eseguiti da un giovane artista, che se volete potrete ammirare al seguente indirizzo http://www.leicestergalleries.com/

group Il suo nome è Sam Sturis ed è nato nel 1971 in Lettonia. Nel 1992 si è trasferito a Venezia dove si è cimentato nella costruzione di maschere, ma dal 1998 vive a Londra.

CylinderSturis è un surrealista, ma prima ancora di etichettarlo, osservando i suoi disegni, inevitabilmente si pensa a Dalì, forse per la mollezza di certe forme. Personalmente ci ritrovo molto anche Picasso, specie nelle figure umane dove tutte le prospettive si incrociano su nasi e menti di uomini e donne pin up.

HibernationLe tematiche a volte sono facili da individuare. Per esempio ci sono insetti giganti, chiaramente rappresentativi del racconto di Kafka, “La metamorfosi”. Sebbene io abbia una paura irrazionale degli scarafaggi, al punto che non riesco a muovermi e sento salire una sensazione di nausea se me ne trovo uno davanti, le immagini che ho trovato più inquietanti sono state quelle raffiguranti le persone. Uomini e donne sembrano portare delle maschere, spesso sono rappresentate nude, legate o chiuse in gabbia. Sono grottesche, umiliate e spaventate.

Crucifixion 3I paesaggi invece non sono riuscita ad ammirarli con il giusto trasporto, forse a causa della mia generale avversione per il tema, troppo inflazionato. Si tratta molto spesso di paesaggi marittimi, il cui mare si è appena calmato dopo una tempesta furibonda, e sul quale galleggiano imbarcazioni esauste. Sullo sfondo un tempio o un antico palazzo semisommerso.

La bravura e la tecnica di Sturis è visibile, come pure l’intento comunicativo, che dal basso della mia ignoranza sono riuscita a cogliere stentatamente. Se dovessi definirlo con tre parole penso che userei: delirante, onirico e fluttuante.

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