Decido di fare un giro dentro il fenomeno del momento: Second Life.
Il nome evoca le società dei racconti di P.K. Dick, come la Rekal di "Ricordiamo per voi" e, in fondo, non andiamo molto lontano: un mondo virtuale in continua evoluzione ma con un fatturato di oltre un milione e mezzo di dollari (veri) al giorno.
Second Life (SL) è un mondo virtuale tridimensionale, nato nel 2003 e che conta più di cinque milioni di "residenti". Faccio un giro sul sito, scarico il programma necessario a connettersi e inizio col crearmi un alter ego. E' disponibile un vasto, ma comunque limitato, numero di cognomi... scelgo "Masala", mi ricorda il titolo di un film visto al liceo, "Mississippi Masala". Purtroppo il nome Mississippi abbinato a questo cognome è già occupato (!)..che fare? beh, da siciliano scelgo come nome Cosali: Masala Cosali.. non fa una grinza. Vengo catapultato in una prima 'isola', questo il nome delle zone di SL, in cui si può prendere familiarità con i movimenti del personaggio e con gli aspetti fondamentali della simulazione. Mi guardo intorno, sono le 10.30, ora di SL, e vedo nella piazzetta centrale di quest'isola tanti personaggi appena nati... Alice appena finita nella tana del Bianconiglio. Molti stanno aggiustando il loro aspetto fisico. Mi rendo conto di essere in mutande e mi sistemo velocemente anche io: un jeans e una maglietta, un caschetto di capelli dorati..eccomi qua, un Nino D'Angelo tamarro oltre ogni limite..ma tanto..chi mi conosce? mentre passeggio con l'intento di completare la guida e uscire da questa sorta di limbo per vedere il 'vero' mondo di SL, mi si avvicina un tipo: "Hi, where are you from?" (manuale chat, capitolo 1). Rispondo "Italy" e lui
"Anche io"..i soliti italiani, li trovi dovunque. Chiacchieriamo del più e del meno ma abbiamo tutti e due fretta di proseguire e ci salutiamo. Completata la guida (ho anche imparato a volare), vengo teletrasportato su un'isola piena di gente. C'è una zona, detta Bunker, in cui è possibile dare vita alle proprie creazioni: in SL si può creare qualsiasi tipo di oggetto, animarlo e comandarlo a piacere. Chi crea gode della Proprietà Intellettuale sull'oggetto e può metterlo in vendita ad un certo prezzo in Linden Dollar, la valuta di SL. La cosa interessante è che i Linden Dollar hanno un tasso di cambio con i dollari veri. Bingo! Ecco il Klondike di zio Paperone, la corsa all'oro del nuovo millennio. Architetti che progettano case, ville e interi quartieri residenziali, parrucchieri e stilisti che rendono unici i personaggi, industrie automobilistiche che presentano i propri modelli di auto in fiere virtuali, aziende che usano SL per meeting a distanza, rockstar che tengono i loro concerti virtuali (Suzanne Vega è stata la prima), gruppi politici che tengono comizi (Di Pietro si è comprato un'isola e ci ha piantato la bandiera dell'Italia dei Valori), grandi nomi con i propri negozi con tanto di impiegati virtuali, immagini di impiegati reali. Ah, e naturalmente il grande e onnipresente mercato del sesso. Ci sono locali in cui le escort offrono le loro prestazioni: Lorena Tones, una dominatrice che promette di "picchiarti a tal punto da cambiarti i connotati" arriva a chiedere 1000 linden dollars (circa 4 dollari veri) per mezzora di zozzerie virtuali.
Non fa per me..Il mio personaggio non ha neanche i genitali (già, ti tocca comprarlo.."me ne dia 3 etti.. abbondi pure, grazie!").
Mi faccio lo stesso due conti imprenditoriali: gestendo 10 donne virtuali attive 24 ore su 24 (tanto dietro ci può stare chiunque, basta stabilire lo stile e i turni) il pappone informatico tira su quasi 2000 dollari (veri) al giorno, più i regali fatti alle ragazze. Un business con possibilità infinite, tanto che il governo americano sta studiando il modo di tassare gli introiti virtuali, prima che SL si trasformi nel più intangibile paradiso fiscale esistente. Torno con i piedi per terra (si fa per dire) e provo a usare la mappa per spostarmi: la quantità di luoghi ed eventi in atto mi spaventa.
Ci sono circa cinquantamila persone collegate, e sono per lo più concentrate in pochi luoghi famosi: New Paris (con tanto di torre), Nantucket (una riproduzione fedelissima del New England), Dublin (con la ricostruzione del centro di Dublino), i Parioli (il luogo d'incontro per gli italiani) e tanti, veramente tanti altri. Chiudo gli occhi e punto il dito, finisco in una casa costruita a picco su una scogliera, con tanto di piscina. Al momento non c'e' nessuno. Il suo proprietario sarà impegnato nella vita vera e tornerà più tardi a ritoccare la propria creatura. Faccio un bagno, mi siedo. Squilla il telefono. Stavolta nella vita vera. Mi rendo conto di averne già abbastanza di questa mia seconda vita. Torno sul sito e clicco sul link per cancellare il mio utente: sto uccidendo il mio io virtuale.. non ho neanche fatto testamento per quei pochi spiccioli che avevo da parte come bonus di partenza.."roba mia vieni come me" diceva un personaggio verghiano. Mi chiedono come mai mi sto "suicidando". Rispondo: 'Devo ancora finire col personaggio della First Life".
Per qualche informazione in più:
Sito ufficiale: http://www.secondlife.com/
Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Second_life