La mafia bianca

 

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Quando finirà questa inchiesta quotidiana sulla malasanità italiana? Un mese sarà sufficiente? Quanto tempo avrà la politica e i mass media per cavalcare le onde del malcontento e risultare vincitore sulla malasanità con l’arma subdola del silenzio e del “se non se ne parla, il problema non esiste o è risolto”?

 

Penso che la malasanità sia un problema strutturale del paese come la criminalità e il lavoro nero. Crea profitto e fa parte di quelle risorse di potere clientelare, di cui la politica e la mafia in camice fa ampio uso, anche in vicendevole complicità. Siamo il paese dei balocchi dove ad un ricambio politico cambiano direttori sanitari di ospedali e di usl, spesso con nessun criterio giustificato da fini organizzativi e di miglioramento del servizio. Spesso i nuovi direttori sanitari sono gente con agganci politici robusti ma senza una minima preparazione affine all’ambiente sanitario. Inoltre gli appalti per la gestione dei vari servizi all’interno di una struttura sanitari sono dati o ad aziende con un dna mafioso o ad imprese che strizzando l’occhio alla politica ottengono con la minima spesa il massimo profitto.

In questa realtà viziata buoni medici lavorano e danno anche il meglio di se. Tuttavia è difficile chiudere gli occhi se uno scarafaggio ti passa in sala operatoria mentre stai operando, eppure tanti medici, e forse tanti pazienti, accettano il compromesso. Meglio avere una struttura decadente che non averla affatto, meglio avere una lavoro in un ambiente malsano che non averlo, meglio avere la speranza di essere ricoverati anche dopo mesi che non averla affatto!!

Di certo la nostra scarsa responsabilità e voglia di denunciare cozza con l’incapacità di reazione sia della politica che dei mass media che cavalcano le onde del malcontento solo quando conviene, e quando l’irritazione è talmente grande che è meglio farla sfociare un po’, prima di adoperare un'altra volta con successo l’arma subdola del silenzio .

 

 

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