Personalmente per me il calcio è diventato una caricatura di se stesso: un enorme mostro, tenuto in vita dai soldi e dalla pubblicità, che si muove negli stadi senza il minimo segno di umanità e di valore sportivo. Fa comodo all'economia, "mafiosa" e non, ed alla politica che lo usa per fini propagantistici, ma fa male allo sport vero.
Dopo la guerriglia di Catania nei pressi dello stadio ci saranno le solite litanie frivole, che distolgono dalle responsabilità e dalle accuse di omicidio e violenza. Tutti a Catania sanno che entrare allo stadio senza un controllo è facilissimo, addirittura non servono neanche i biglietti. In curva durante la partita aprono i cancelli ed entra di tutto. Quindi la guerriglia e le sue terribili conseguenze non sono altro che la solità tragedia italiana che si poteva prevedere e prevenire.
Adesso però da catanese adottivo, pretendo e spero che si individuino le responsabilità e che si facciano le accuse di omicidio colposo e violenza premeditato a carico di chi è responsabile. Voglio sapere chi è o chi sono gli assassini del povero poliziotto morto durante gli scontri.
E se il solito scaricabarile giornalistico e la fatiscenza giudiziaria avranno la meglio, allora reputerò personalmente come degli ASSASSINI sia i dirigenti dell'impianto sportivo che la società di calcio "Catania" o le società di calcio in generale.