Due giovani investigatori si vedono contattare affinchè aiutino la polizia nelle ricerche di Amanda, una bambina di quattro anni scomparsa misteriosamente. Non è però la madre tossicodipendente a cercare il loro aiuto ma gli zii della bambina. L 'indagine risulterà non facile anche perché finirà con il mettere in gioco delle complesse scelte morali. Non aggiungiamo altro sulla trama di GONE BABY GONE, felice debutto alla regia dell'attore Ben Affleck che decide di portare sullo schermo il romanzo LA CASA BUIA di Dennis Lehane già autore di MYSTIC RIVER.
Il film, la cui uscita è stata rimandata in Gran Bretagna per l'impressionante somiglianza con un fatto di cronaca, vede tra i protagonisti l'ormai affermato Casey Affleck, fratello del regista, e di Michelle Mohagan oltre a comprimari di primordine come Morgan Freeman, Ed Harris ed Amy Ryan che per il ruolo di Helene ha ricevuto una nomination all'Oscar.
Ciò che colpisce di GONE BABY GONE, è il modo in cui il regista decide di raccontare la storia; data la delicatezza di un argomento come quello della violenza sui minori, si poteva facilmente scivolare in un’analisi superficiale dell’intera vicenda; Affleck invece dirige un film delicato e crudo allo stesso tempo pur non mostrando allo spettatore nessuna immagine shockante. Uno stile di regia visivamente asciutto che riporta alla mente, in alcuni tratti, le opere migliori di Clint Eastwood. Certo il paragone può sembrare eccessivo ma vi garantiamo che ci troviamo di fronte ad una delle migliori opere prime degli ultimi anni.