4 premi Oscar, compresi quelli per il miglior film e per la miglior regia. E' questo il biglietto da visita di NON E' UN PAESE PER VECCHI, il nuovo film dei fratelli Coen che continua a riscuotere consensi tra gli addetti ai lavori e non.
Dopo un paio di film che hanno in parte lasciato delusi i loro estimatori, i registi di veri e propri cult come FARGO e IL GRANDE LEBOWSKY, tornano alla grande con una storia in cui la violenza viene mostrata allo spettatore con incursioni improvvise e inaspettate.
Interpretato da Tommy Lee Jones, Josh Brolin e da un perfido serial killer che ha il volto di Javier Bardem (suo l'Oscar come attore non protagonista), il film mette al centro della storia una valigetta contenente 2 milioni di dollari trovata da un uomo che farà di tutto per tenerla anche a costo di rischiare la vita.
Ispirato al romanzo del Premio Pulitzer Cormac McCarthy, NON E' UN PAESE PER VECCHI conferma, se mai ce ne fosse stato bisogno, l'originalità dei fratelli Coen;
Mettere in scena la violenza non è ciò che interessa ai due registi, bensì mostrare anche solo una scintilla di umanità in un mondo che sembra governato dalla follia.
Dal punto di vista tecnico citiamo la superba fotografia di Roger Deakins, che illumina l'allucinato viaggio dei protagonisti attraverso un Texas soleggiato e desertico; il montaggio degli stessi Coen che si firmano con lo pseudonimo di Roderick Haynes e le musiche di Carter Burwell, assenti per tutto il film ma che si rifanno alla grande nei titoli di coda.
Un film sulla stupidità del male e sull'avidità degli uomini; un apologo sugli aspetti più ambigui della mente umana con una magistrale scena destinata ad entrare nella storia del cinema: il monologo finale di Tommy Lee Jones.
Un grande film,un'opera fuori dal tempo,due ore di puro cinema.
Un capolavoro.