Nel 1992, Christopher McCandless, dopo la laurea, decise di abbandonare famiglia, amici, cancellare la propria identità ed iniziare un viaggio durato 2 anni attraverso gli Stai Uniti. E’ questo lo spunto di partenza di INTO THE WILD, sceneggiato e diretto da Sean Penn, che ha deciso di realizzare il film dopo aver letto il diario del vero McCandless trovato morto in Alaska.
Lontano dal classico road movie, il film è un viaggio attraverso un paese, una serie di incontri che cambieranno la vita del protagonista, una riscoperta di se stessi e di nuovi valori da sostituire a quelli imposti dalla società.
Splendidamente interpretato dal 22enne Emile Hirsch, già apprezzato in ALPHA DOG, il cast annovera anche la presenza di attori del calibro di William Hurt, Marcia Gay Harden, Vince Vaughn, Catherine Keener e di Hal Holbrook che ha appena ricevuto una nomination all’Oscar per il ruolo dell’anziano che si affeziona a Christopher.
Ineccepibile anche dal punto di vista tecnico: Grandiosa la fotografia di Eric Gautier che illumina il viaggio del protagonista in maniera quasi astratta e ottimo il montaggio di Jay Cassidy, anch’egli candidato all’Oscar.
Sul versante musicale si toccano vette altissime: le malinconiche musiche di Michael Brook vengono accompagnate dalle struggenti ballate di Eddie Vedder, l’ex leader dei Pearl Jam, che per per questo film ha vinto il Golden Globe ed ha ricevuto tre nominations ai Film Music Awards.
Dai deserti sterminati alle gole dei canyon, dal mare di Cortez fino alle montagne nevose dell’Alaska, INTO THE WILD colpisce al cuore, un’iniezione di adrenalina allo spettatore, un’immersione totale nell’animo dei personaggi che Penn ci racconta in modo quasi poetico.
Un film che è già entrato nella leggenda, come il vero Christopher McCandless.