LEONI PER AGNELLI è una metafora che veniva usata nella Grande guerra per descrivere polemicamente il concetto di eroici soldati agli ordini di comandanti di scarsa efficenza; ed è anche il titolo del nuovo film di Robert Redford che torna dietro la macchina da presa a sette anni dalla sua ultima regia.
All'interno di un'unica giornata, vengono narrati gli eventi che mettono in relazione tre personaggi. Un senatore di Washington pronto a prendere scelte importanti, una giornalista televisiva a caccia di uno scoop ed un maturo professore che si confronta con uno studente.
Interpretato dallo stesso Redford, da Meryl Streep e da Tom Cruise, LEONI PER AGNELLI conferma la vena antimilitarista e sopratutto anti Bush del regista che mette in scena l'illusione che con le parole si possa cambiare il mondo.
Bei dialoghi, regia pressochè perfetta, il film si segnala anche per il contributo tecnico non indifferente; dalle musiche di Mark Isham alla fotografia di Philippe Roussellot già premio Oscar per IN MEZZO SCORRE IL FIUME sempre dello stesso Redford.
Uno degli aspetti più interessanti della pellicola è il fatto che ogni personaggio cerchi di inluenzare l'altro a riprova del fatto che prendere una solida posizione, all'interno di una democrazia, non è impresa facile.