La fine della storia

 

Senza capire cos'era successo, la donna sollevò appena la testa, gli occhi socchiusi. Tre visi sconosciuti le stavano davanti e la scrutavano preoccupati.

«Si sveglia, si sveglia», stava dicendo uno di quei visi.

Amelia non riusciva a ricordare dove fosse. Sentiva un peso sullo stomaco e respirare le provocava un dolore acuto al petto. Sentiva gli occhi gonfi e tenerli aperti, con quella luce strana, le costava fatica. Sentiva una delle proprie gambe ripiegate sotto di sé e un braccio estraneo che le sosteneva la schiena. Avrebbe voluto guardare in faccia quelle persone e chiedere loro cosa diamine fosse successo. Le girava la testa, però, e focalizzare i pensieri era ancora difficile. Sentì un panno freddo che le veniva posato sulla fronte e cercò di tirare un sospiro di sollievo.

Man mano che la confusione nella sua mente si diradava, Amelia cominciò a guardarsi attorno, gli occhi appena un po' più aperti. Scoprì così che dei tre visi, due appartenevano a delle donne, mentre il braccio che la sosteneva era di un uomo dai capelli brizzolati e il viso scuro. Le due donne erano le amiche di Amelia, che preoccupate si alternavano nel posarle dei panni bagnati sulla fronte e le guance. La luce, forte e brillante, era quella del sole d'agosto, che picchiava oltre la tettoia di paglia. Amelia scoprì anche di essere distesa sulla sabbia nuda.

La strada nella Notte

 

 A ciascuna Persona senza nome

incontrata nei miei viaggi, senza la quale

non sarebbe stato possibile scrivere

una sola parola di questo libro.