Ogni tanto è giusto e bello uscire dal chiaroscuro del non detto o del sottinteso e ragionare sulla sessualità in maniera diretta e non spiccia. Il film ci prova senza alcun falso pudore e senza concedere nulla alla timidezza.
Così si ragiona sull'orgasmo e alle conseguenze della sua assenza, e nello stesso tempo si sondano i terreni dell'omosessualità e del suo vivere quotidiano, anche se con discutibile profondità e con trovate al limite della parodia.
Di certo non mancano i banali clichè sulla sessualità e sulle sue manifestazioni, tuttavia una scena ha colpito e provocato il mio immaginario e le mie idee: un anziano e triste signore si ritrova in mezzo a tanti giovani e invece di essere scacciato per la sua fisicità "vicina alla morte" trova la tenerezza di un giovane e la consolazione di un suo bacio appassionato. DI sicuro è una scena che sa di artefatta utopia, ma che mi ha commosso invece che scandalizzato...
E nella mia commozione ho dimenticato il valore controverso che può avere un bacio con la lingua fra un uomo giovane e un uomo anziano nella mia cultura cattolica. Per questo motivo consiglio questo film al Cardinale Ruini, a papa Benedetto XVI e a tutta la CEI.