Alla fine di ogni singolo film di questo giovane ed brillante regista coreano c’è sempre da restare a bocca aperta. Quest’anno è la volta di “Soffio”; un film avvolgente e sconvolgente capace di regalare sensazioni ed emozioni legate tra di esse da uno strano filo al limite tra l’ironico e l’incomprensibile. I protagonisti sono una donna in crisi coniugale ed un giovane carcerato e condannato a morte.
Quest’ultimo diventerà il punto di riferimento della donna che, marito e figlia nonostante, incomincerà a fargli visita in carcere offrendogli una serie di strani incontri, capaci di far sorridere ma allo stesso tempo emozionare.
Un dramma legato all’ambiente familiare e del come la felicità, a volte, debba passare per certi meccanismi strani, a volte incomprensibili, per poter avere una sua apparente normalità. Il regista offre molti spunti per andare a ricercare l’idea del “soffio” all’interno delle immagini del film. In caso dovreste incontrarlo fatemi sapere.